
La pandemia di Sars Cov-2 ha colpito fortemente l’India e in particolare lo Stato del Telangana, che in vari momenti si è posizionato nella top 5 degli Stati con più contagi.
Secondo il 46° rapporto pubblicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 14 dicembre 2020 il numero dei casi positivi totali ha raggiunto i 9.884.100, mentre i morti si attestano attorno i 143.355, un numero relativamente ridotto.
Allo scoppio dell’epidemia a metà marzo 2020 le scuole sono state chiuse, ma la cosa non ha creato grandi problemi, infatti l’anno scolastico indiano ha inizio a giugno (con l’arrivo dei Monsoni) e termina a fine marzo (con l’arrivo della stagione estiva). Purtroppo, però, è stato proprio a partire dal mese di giugno che i casi in India hanno cominciato ad aumentare, raggiungendo il picco di contagi solo tre mesi dopo a settembre (con circa 70.000 casi giornalieri). Le scuole in India quindi non hanno mai riaperto. Nei mesi però, gli istituti, ed in particolare quelli privati, si sono attrezzati e hanno avviato la Didattica a Distanza grazie ai supporti tecnologici e alla connessione internet, strumenti che spesso purtroppo non sono a disposizione di tutti gli studenti. Solo a metà di ottobre in Governo indiano ha concesso la riapertura degli istituti scolastici, sebbene abbia lasciato in ultima istanza la decisione ai singoli Stati: il Telangana, dati i tassi di contagio ha preferito adottare una linea prudente mantenendo chiuse le scuole.
I ricercatori stanno studiando l’impatto che la pandemia sta avendo sulla società e sembrano tutti concordare che sia alla base dell’ulteriore ampliamento della distanza tra classi sociali: infatti gli studenti che non possono permettersi una connessione internet (in molte zone rurali dell’India non vi sono proprio i ripetitori) o i supporti (smartphone, tablet…) rimangono inevitabilmente esclusi dalle lezioni.
Sebbene questo crei una forte disparità nella qualità dell’istruzione proposta, il Governo indiano ha garantito, grazie ad un accordo con la Doordashan e la Swayan Prabha, due emittenti televisive nazionali, un minimo di educazione a tutti gli studenti trasmettendo quotidianamente, su 7 canali dedicati, lezioni di varie materie e adeguate ai vari gradi di preparazione. Se infatti il World Wild Web ancora fatica ad arrivare in alcune aree del Paese, la televisione è un elemento comune a tutte le case o i villaggi indiani. Garantendo una preparazione minima attraverso questo mezzo di comunicazione il Governo, di fatto, concede la possibilità a tutti gli studenti di non perderdere un anno scolastico e, in particolare, agli studenti di nono e decimo grado (equivalenti più o meno alla nostra quarta e quinta superiore) di potersi presentare agli esami finali.